vita e costumi

     I Boscimani hanno caratteristiche fisiche differenti rispetto al resto della razza africana: la loro statura è piuttosto piccola (intorno a 1,65 per gli uomini e 1,50 per le donne), gli uomini sono molto magri e nervosi, senza barba, mentre le donne sono più in carne, spesso grasse, con sopracciglia folte, zigomi alti e grandi seni; hanno la pelle chiara, cosparsa da infinite rughe, capelli neri, crespi e cortissimi, occhi a mandorla e le orecchie piccole e senza lobo, zigomi alti e colorito bruno. Essi hanno mani e piedi sottili ed armoniosi.

...le donne sono più in carne, spesso grasse,
con sopracciglia folte, zigomi alti e grandi seni..
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     Uomini e donne vanno scalzi e vivono seminudi  indossando solo dei minuscoli perizomi di pelle morbida che coprono loro a malapena i genitali. D’inverno si proteggono dal freddo con piccole mantelline confezionate con lembi di pelle cuciti tra loro.
     Le donne si ornano con dischi fatti con gusci di uova di struzzo e gli uomini con peli di elefante e di giraffa. Si raggruppano in comunità di trenta o quaranta persone.
     Essi vivono nel Kalahari, un deserto di sabbia rossa in parte arido e in parte semiarido. Parti del Kalahari ricevono circa 250 mm. di acqua piovana ogni anno, mentre la zona veramente arida si trova a sud-ovest, dove ogni anno piovono meno di 175 mm. d'acqua, rendendo quest'area un deserto di tipo fossile.
     In inverno il clima è secco e freddo, con una temperatura minima che in media può essere sotto lo zero, e di notte sono frequenti le gelate. Le uniche riserve permanenti d'acqua di grandi dimensioni sono costituite dalle saline, tra cui le più grandi sono quelle di Makgadikgadi in Botswana e di Etosha in Namibia.
L’inverno australe del Kalahari va da maggio ad agosto e in questo periodo le notti sono particolarmente fredde con temperature medie sotto lo zero, aria molto secca e cielo nitido a causa dell’assoluta mancanza di pioggia.
     L’estate australe, invece, va da novembre a febbraio e vede temperature massime intorno ai 40 gradi e minime intorno ai 10 gradi e piovosità tra i 20 e i 40 mm. di mercurio.
     Questo deserto è una vasta distesa sabbiosa dell'Africa meridionale, che si estende per circa 520.000 km2;. È il quarto deserto al mondo per estensione.
     È parte di un immenso altopiano africano e si trova ad una altezza media di 900 metri. Copre il 70% del territorio del Botswana e parti dello Zimbabwe, della Namibia e del Sudafrica.
     Includendo, oltre al deserto vero e proprio, anche il bacino semiarido che lo comprende si ottiene un'area di oltre due milioni e mezzo di chilometri quadrati.
     Il nome Kalahari deriva dalla parola Kgalagadi della lingua Tswana, e vuol dire "la grande sete".
     La vita dei Boscimani si svolge, sia d’estate che d’inverno, sempre all’aperto: per questo motivo le loro capanne (costruite dalle donne) sono semplicissime e fatte di fibre vegetali: all’interno pochi rami rappresentano dei ganci per le loro attrezzature ed il resto è utilizzato come deposito, poiché essi preferiscono dormire all’aperto, anche nella stagione più fredda, in buche scavate nella sabbia, stretti l’uno all’altro in gruppi di più persone avvolti solo nei loro piccoli mantelli.
     I Boscimani, non si lavano mai, e bevono solo poca acqua ogni tanto, poiché non hanno possibilità di attingere acqua in un deserto. 
     Essi, per sopravvivere, mangiano praticamente tutto ciò che riescono a trovare e la loro dieta è costituita da vegetali, serpenti, uova di uccelli e soprattutto di struzzo, miele, tartarughe, topi, bruchi e insetti di ogni tipo.
     Spetta principalmente alle donne ed ai bambini raccogliere radici, frutti, piante, uova e insetti. Gli uomini sono invece abilissimi cacciatori soprattutto di antilopi e fanno uso di frecce avvelenate il cui veleno è ottenuto dalla linfa di una specie di euforbia endemica dell'Africa meridionale, la Euphorbia damarana, mentre le faretre e il corpo della freccia sono ricavate da un'altra pianta endemica della zona, la Aloe dichotoma.
     Un’altra attività che svolgono gli uomini boscimani è la raccolta del miele: una volta individuata l’arnia, si arrampicano sull’albero ed estraggono il nido a mani nude (le api di quelle zone appartengono ad una tipologia che non punge), raccolgono il prezioso alimento e poi rimettono il nido al suo posto per permettergli di continuare a vivere e per avere un’ulteriore risorsa in futuro.
     Questo popolo infatti, costretto a vivere in un ambiente così ostile, non spreca nulla nel regno della natura: un cacciatore non ammazza più del necessario, neppure se si trova di fronte a un intero branco di animali e ledonne non raccolgono mai le piante fino al loro esaurimento, per non compromettere il futuro raccolto.
     Quando la raccolta e la caccia hanno un esito sfavorevole essi sopravvivono nel loro ambiente ostile succhiando la polpa di un cactus chiamato Hoodia gordonii che permette loro di placare i morsi della fame in attesa di una raccolta o di una caccia migliore.
     Nel periodo di maggiore siccità, la situazione é drammatica ed é per questo che il sangue e tutta l'umidità che si può spremere dagli intestini degli animali uccisi sono una fonte preziosa di liquidi, come l'acqua che si trova sotto la sabbia cocente e che si raccoglie goccia a goccia utilizzando come canuccia una piuma di struzzo.
     Durante la terribile stagione arida i Boscimani sono abilissimi nel riconoscere alcune foglie particolari che fuoriescono dal terreno: esse appartengono ad una specie di tubero, la cui polpa permette loro di bere qualche goccia di liquido prezioso.
     Anche il melone del Kalahari costituisce un riserva di cibo e bevanda che permette di non morire di sete e di fame.
     I Boscimani sono estremamente famosi per il loro amore nei confronti della musica e della danza. Il loro strumento musicale è simile ad un piccolo arco che tengono tra le labbra e spesso utilizzano anche una sorta di lira a quattro corde.
     La danza fa parte della loro quotidianità: spesso la sera si riuniscono intorno al fuoco scandendo il ritmo con mani e piedi e molti di loro riescono ad entrare in uno stato di trance.
In particolare quando piove e il deserto riprende vita è un momento di festa e tutti danzano perché la grande sete è per il momento finita.


...la danza fa parte della loro quotidianità...

     I Boscimani, nonostante la nudità abituale e la grande promiscuità in cui, sia di notte che di giorno, vivono, hanno una morale sessuale molto severa, praticano la monogamia con la sola eccezione che se un cacciatore è abbastanza abile da procurarsi cibo sufficiente per nutrire anche lei e gli eventuali figli che nasceranno, può prendersi una seconda moglie  e puniscono duramente l’adulterio e l’incesto. 
     I Boscimani seppelliscono i loro morti deponendo i cadaveri in un luogo prescelto in posizione fetale, con le ginocchia raccolte sul petto. Insieme al morto seppelliscono le sue poche cose ed evitano il posto per uno o due anni.